A proposito dell'inizio della porzione di Nitzavim, il Midrash dice che in quello Shabbat il Creatore rende gli Israeliti (e noi) simili agli angeli. In Isaia si legge che gli angeli si trovano al di sopra del Creatore, e Rashi, il grande kabbalista, spiega che ciò significa che gli angeli sono pronti e in attesa di servire il Creatore per manifestare la Sua Luce in questo mondo. Pertanto, il Midrash ci dice che la parola nitzavim, che significa “alzarsi in piedi”, si riferisce alla capacità, che viene data a ciascuno di noi nello Shabbat di Nitzavim, di alzarsi in piedi come gli angeli. Questo è un messaggio molto importante: nello Shabbat di Nitzavim, possiamo diventare come angeli.
"Gli angeli sono esseri unici la cui intera essenza e Luce provengono solo dalle loro azioni."
Ma cosa significa che il Creatore ci dà la capacità di diventare come gli angeli, e come possiamo farlo? Inoltre, che relazione c’è col fatto che questo sia lo Shabbat prima di Rosh Hashanah?
I kabbalisti spiegano che gli angeli sono esseri unici la cui intera essenza e Luce provengono solo dalle loro azioni. Infatti, gli angeli non hanno nomi; il loro nome, o essenza, dipende dal messaggio o dall'azione che il Creatore manda loro a compiere. Quando il Creatore invia un angelo per portare guarigione, ad esempio, quest'ultimo diventa un angelo di guarigione, o quando il Creatore invia un angelo per fornire sostentamento, egli diventa un angelo di sostentamento. Da ciò deriva la sua connessione e il suo nome.
Dunque, mentre gli angeli compiono le loro azioni, la loro Luce proviene dal progetto che stanno manifestando per il Creatore. Ma che dire degli angeli che sono in attesa, che si trovano tra un compito e l'altro? Da dove traggono la loro Luce o essenza? I kabbalisti spiegano che esse provengono dalla consapevolezza del loro desiderio, dalla loro disponibilità a fare ciò che il Creatore vuole che facciano. Perciò, ci sono due tipi di angeli: quelli che agiscono secondo i desideri del Creatore, manifestando Luce e benedizioni in questo mondo, e quelli che sono tra un compito e l'altro, che traggono la loro essenza dal fatto che stanno aspettando e desiderano fare ciò che il Creatore vuole che facciano.
"Possiamo ottenere l'accesso al luogo da cui scaturiscono tutta la Luce e le benedizioni."
I kabbalisti spiegano che ci sono quattro cose che caratterizzano un angelo: è pronto, è preparato e desidera fare ciò che il Creatore vuole che faccia. Con queste indicazioni, possiamo comprendere cosa significhi diventare un angelo. Come abbiamo detto, ci sono gli angeli dell'azione; i giusti sono persone che hanno questo tipo di connessione. Ma esiste un altro salto di consapevolezza che può trasformare una persona in un angelo: quando un individuo raggiunge veramente la presa di coscienza di essere disposto, preparato e pronto a fare tutto ciò che il Creatore vuole che lui faccia, annullando completamente ogni suo desiderio egoistico; ecco che anche in quel caso essa raggiungerà il livello di un angelo.
A Rosh Hashanah, la Luce e le benedizioni scendono sulla collettività, quello che viene chiamato knesset Yisrael; tuttavia, noi non ne facciamo parte. Attualmente siamo tutti in uno stato di individualità, separati dal collettivo. Per potervi accedere e ricevere il flusso di benedizioni che è garantito a Rosh Hashanah, dobbiamo meritarcelo oppure, per quelli di noi che non hanno completato il processo di teshuvah, dobbiamo diventare angeli knell consapevolezza. Il Midrash ci dice, appunto, che durante lo Shabbat Nitzavim il Creatore ci offre l'opportunità di diventare angeli di consapevolezza. Lo facciamo dimostrando di sapere che qualunque cosa accada, proviene dal Creatore e la accettiamo con gioia, perché è ciò che il Creatore vuole da noi.
La maggior parte di noi attualmente si sveglia ogni mattina avendo in mente un proprio piano per la giornata. Ma anche il Creatore ha un programma per noi per quel giorno, programma che potrebbe essere diverso dal nostro. Quindi, come reagiamo al programma del Creatore per la giornata? Siamo in grado di dire: "Sono pronto, disposto e in attesa di annullare tutti i miei desideri in favore dei piani del Creatore. Sono pronto, in piedi, preparato e desideroso di fare tutto ciò che il Creatore vuole che io faccia"? Perché è in quei momenti che abbiamo l'opportunità di trasformare la nostra consapevolezza in quella di un angelo. E se lo facciamo, se riusciamo a diventare un angelo di consapevolezza nei giorni che precedono Rosh Hashanah, possiamo ottenere l'accesso al luogo da cui scaturiscono tutta la Luce e le benedizioni.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel 2019.